Archivio per Luglio 2017

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25 luglio 2017 – 74° Anniversario caduta del fascismo

24 Luglio 2017

Martedì 25 luglio 2017 alle ore 12.15 presso il monumento antistante la Fincantieri, SARA’ DEPOSITATA UNA CORONA in occasione del 74° anniversario della caduta del Fascismo, a ricordo dei 503 lavoratori Italiani e Sloveni morti per la libertà e la democrazia del nostro Paese.

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Gita sociale a Franja e Skofja Loka

23 Luglio 2017

Una splendida giornata di sole ci ha accompagnato durante la nostra gita sociale a Franja e Skofja Loka.

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Emozionante come sempre la visita all’Ospedale Partigiano intitolato alla dottoressa Franja.

Il Partizanska Bolnica Franja è stato uno dei circa 120 ospedali partigiani nell’allora territorio jugoslavo. Iniziò ad operare alla fine del 1943 e vi furono ricoverati 578 feriti gravi e 300 meno gravi. L’ospedale si trova nella gola di Pasice formata dal torrente Cerinscica, una gola nascosta, quasi inacessibile e protetta da una natura rigogliosa e selvaggia.

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Con un po’ di fatica quasi tutte le persone del nostro gruppo sono riuscite a visitare il sito, monumento nazionale della Slovenia e nella lista dei monumenti patrimonio dell’umanità UNESCO.

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La visita alle 14 baracche, che componevano l’ospedale partigiano dove venivano ricoverati i combattenti partigiani, in particolare quelli feriti gravemente, ha permesso a tutti di fare un salto nel passato.

  Alle persone più “grandi” sono ritornati alla mente vecchi racconti ed episodi narrati da persone care, per i più giovani, è stata l’occasione per scoprire e toccare con mano un capitolo importante della nostra storia.

La signora Mercede ha raccontato della sua visita nel’46 appena finita la guerra, assieme ad un amico che fu ferito alle gambe dall’esplosione di una granata in una delle battaglie e qui ricoverato. Le sue gambe erano piene di schegge e solo grazie alla competenza dei medici e del personale infermieristico dell’ospedale è riuscito a tornare a casa vivo.

Ora il sentiero d’accesso al sito è agevole e con pochi tratti in cui stare attenti, ma durante il conflitto le cose erano decisamente più complicate. I feriti venivano adagiati sulle barelle bendati e venivano poi portati avanti e indietro per un po’ prima di andare nella direzione giusta in modo tale da far perdere loro l’orientamento e di non permettergli di ritrovare l’attacco del sentiero che conduceva all’ospedale. La risalita veniva poi fatta camminando nel greto del torrente per far perdere le proprie tracce e disperdere l’odore delle persone che sarebbe stato facilmente individuato dai cani delle truppe naziste.

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Nell’ospedale intitolato ad una delle dottoresse che vi operarono, furono ricoverati soprattutto partigiani jugoslavi, ma anche alcuni russi, due americani e tanti italiani.
La nipote riporta la testimonianza della signora Lidia; anche lei è stata qui, con alcuni membri della sua brigata, dopo aver bevuto da un pozzo avvelenato dai nazi fascisti. Anche per lei il tragitto per arrivare all’ospedale è stato lo stesso, poi la lavanda gastrica e la convalescenza. I pomeriggi passati vicino alla fontana antistante la prima baracca sono ancora vivi nella mente di Lidia; lì si stava al sole per guarire prima e una delle infermiere faceva cantare i malati perchè risollevare lo spirito e mantenere l’allegria sono le medicine più potenti.
In questo ospedale, l’unico che operò fino alla fine del conflitto, venivano usate le tecniche mediche più all’avanguardia dell’epoca ed il tasso di mortalità era solo dell’11% grazie anche ad i continui rifornimenti di medicinali che venivano paracadutati in loco provenienti dall’ospedale di Lubiana.

 

Il pranzo è passato piacevolmente nella Gostilna che ha ospitato il banchetto nuziale della dottoressa Franja subito dopo la fine della guerra.

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La visita al museo del castello di Skofja Loka ci ha permesso di scoprire la storia meno recente di queso splendido territorio, ma di approfondire anche la storia della lotta di Liberazione con la sezione del museo dedicata alla storia più recente.

img_8774Partigiani della Garibaldi – Natisone

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Il fazzoletto rosso ed il berretto dei nostri partigiani.

img_8779La divisa di un deportato politico jugoslavo – triangolo rosso (Campo di Mauthausen)

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La visita nel parco del castello, ci ha portato a scoprire come vivevano nel villaggio di Skofja Loka nel 16° secolo: la casa ha la tipica “cucina nera” a causa della fuliggine che usciva dal camino. La casa è stata smontata e completamente rimonatata nel sito per diventare un museo “open air”.

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Ringraziamo di cuore tutte le persone che hanno voluto trascorrere con noi una giornata intensa, ricca di storia, di emozioni, di ricordi, di riflessioni importanti, ma anche di svago e divertimento.

Grazie veramente a tutti.

Il Direttivo della sezione